1943
GENNAIO
La vita è bella. Su questo non si discute. Certo che è bella la vita, quando… è bella. Questo film, nei teatro della Palatino, è sotto pressione. Carlo Ludovico Bragaglia che ne è il regista vuol profittare del momento in cui tutti sono convinti della bellezza della vita — certe belle giornate, di pieno inverno, via, non ci si può lamentare — per dare la dimostrazione che l vita inoltre è bella anche quando è un po’ difficile, anzi le difficoltà le danno quel pimento e quella vivezza di colori e di contrasti che verrebbero a mancare in un andazzo piatto di giorni inerti, impastati d’una felicità beota. Lo coadiuvano nella dimostrazione artisti come Anna Magnani, Alberto Rabagliati, Virgilio Riento, Carlo Campanini e numerosi altri. Si gira La vita è bella.
Fra i progetti di film prossimi a realizzarsi, sono tra gli altri: C’è prima la signora, una produzione Amato realizzata dalla Cines per la regia di Mario Bonnard, derivato da un soggetto di Fellini e Tellini con Aldo Fabrizi; L’ultima carrozzella e da domani si replica affidati alla regia di Aldo Fabrizi, su soggetto di Fellini e Tellini.
FEBBRAIO
Cinecittà, 8 febbraio. Si sono iniziati ben tre film: C’è prima la signora, I nostri sogni e T’amerò sempre. C’è prima la signora.
MARZO
Romano non solamente per la nascita, ma sopratutto per lo spirito e per l’amore che porta alla propria città natale, Fabrizi vuole Roma a sede dei film che egli interpreta, e di Roma egli fa la sua compagna, protagonista, insieme a lui, d’ogni vicenda. Ambiente e interpreti di Campo de’ Fiori.
APRILE
L’avventura di Annabella di Leo Menardi.
GIUGNO
A un film d’ambiente ferroviario, annunziato per ora col titolo di Scalo merci, stanno lavorando per la sceneggiatura Rosario Leone, Giuseppe De Santis e Diego Calcagno, insieme a Roberto Rossellini che ne dovrebbe essere il regista. Tra gli interpreti si fanno i nomi di Elli Parvo, Elio Marcuzzo e Giovanna Scotto.
24. La parte migliore del film, sempre considerandola però come elemento a se stante, non necessario né indispensabile, è la descrizione dell’ambiente del colorato e rumoroso mercato romano. Prima visione romana di Campo de’ Fiori.
LUGLIO
Dei due primi cortometraggi che la Nova-Film intende realizzare saranno interpreti principali Anna Magnani e Rina Morelli con Andreina Pagnani. Quello con la Magnani s’intitolerà Galdieriana.
È alta 1,60, sa innumerevoli cose comprese le lingue, ed è venuta alla luce attraverso il doppiaggio, dal teatro. Venuta alla luce? Sì: il cinema ha fatto di Anna Magnani una vera luce dell’intelligenza e dell’arte, un’attrice ch’è, a mio modo di sentire, la più vivida e la più versatile dei nostri schermi. Anna la menandresca.
Il volto di Anna Magnani, rappresentazione umana del pensiero e del dolore. Anna Magnani 1943.
31. “Il fiore sotto gli occhi”, l’annunziato film di produzione Generalcine-Icar, è stato iniziato in questi giorni in esterno. Si tratta della commedia omonima di Fausto Maria Martini, ridotta per la schermo da Gherardo Gherardi e Giorgio Pastìna. La regia è affidata a Guido Brignone, mentre i principali personaggi della commedia sono interpretati da Mariella Lotti, Claudio Gora, Luigi Cimara, Paolo Stoppa, Anna Magnani, Filippo Scelzo, Guglielmo Barnabò, Fioretta Dolfi, Lydia Johnson,
1944
OTTOBRE
30. Le statistiche diranno quale è stata l’affluenza nelle sale cinematografiche nel periodo di occupazione tedesca. Intanto, si racconta di alcune che venivano disertate per prudenza. La sala cinematografica a molti appariva come una trappola buona per le pattuglie che rastrellavano i cittadini, e si sa di militi che, entrati senza alcun scopo, anzi in libera uscita, vedevano farsi il vuoto intorno. Un anno senza cinema.
1945
GENNAIO
13. soffia, so (Blow, blow) rivista in 2 tempi di Pietro Garinei e Sandro Giovannini al Teatro Quattro Fontane. (programma di sala, articoli sulla stampa, recensioni).
FEBBRAIO
3. Al numero 30 di via degli Avignonesi, c’è un ampio locale dall’aspetto dismesso dove una volta si scommetteva sulle corse. Film con sorprese
MAGGIO
12. Un nuovo film di Mario Soldati. A Torino Nevica.
APRILE
Eppure, nonostante il gran male che se ne è detto, il cinema italiano non era e non è un cattivo ragazzo. Cinema, affare di famiglia.
GIUGNO
9. Esce il primo numero della rivista film d’oggi, settimanale cinematografico diretto da Mario Camerini, Luchino Visconti, Gianni Puccini (direttore responsabile) e Vittorio De Sica. Varietà: Magnani & C. di Michelangelo Antonioni.
LUGLIO
16. Il cinema italiano, che era arrivato ad alte vette ai tempi del muto e che era, si può ben dire, il migliore di tutto il mondo, cadde per la concorrenza americana. Si riformò sotto il regime fascista, però, soggetto anch’esso alle debolezze, ai compromessi e agli errori del malgoverno, non diede, fra molte opere, che pochissimi saggi accettabili. Passato, presente e avvenire del cinema italiano.
AGOSTO
30. Nell’ora dell’afa, della sonnolenza, davanti alle bottigliette dello yogurt che la signorina Cecilia sollecitamente tira fuori dal frigorifero, i pittori Guttuso, Morlotti, Ajmone, Peverelli, Kodra e il critico Bonfante non parlano di pittura o di pittori, ma di stoffe, di tram da prendere per andare a Porta Romana, di camere ammobiliate che non si trovano, di portinaie da interpellare, di vino bianco e di film da vedere in serata. Latteria: ore 14.
SETTEMBRE
22. La sera di sabato ventidue settembre mezza Roma era in moto: la Roma, specialissima, degli attori, dei cinematografari e dei patiti della settima arte. Si iniziava, con una serata di gala, il primo festival internazionale del cinematografo, e nessuno voleva mancare all’avvenimento artistico-politico-mondano. I primi film al Festival del Cinema di Roma.
NOVEMBRE
3. Finalmente abbiamo visto un film italiano! Intendiamo per film italiano un film che racconti cose nostre, esperienze del nostro paese, fatti che ci riguardino. Rossellini, con « Roma città aperta » ha portato sullo schermo, in immagini vive di cronaca, i giorni di oppressione e di morte che la capitale visse durante il periodo dell’occupazione tedesca. Cinema: Roma città aperta.
13. Abbasso la miseria? E perché? se la miseria ci ha fatti conoscere? se questa generale miseria economica e morale in cui langue l’umanità ci ha fatto guardare dentro di noi, ci ha fatto piangere e a volte ci ha confortati? In casa nostra: Abbasso la miseria!
15. Roma città aperta al cinema Odeon di Milano. Postilla a Roma città aperta.