Senza cielo
Isa Miranda in “Senza cielo”, regia di Alfredo Guarini

Leggiamo nel numero di maggio della rivista « Modern Screen », nell’elenco degli attori a disposizione della produzione americana, il nome di Isa Miranda.

Isa Miranda è dunque da considerarsi ormai un’attrice americana, come tante altre dive europee che hanno già una volta varcato l’oceano? È da considerarsi un elemento della supremazia cinematografica Hollywoodiana, solo momentaneamente assente dagli « studios » della Paramount? Questo sembra abbia premura di affermare la stampa di Hollywood — in vista del prolungato soggiorno in patria della nostra attrice — cercando di svalutare implicitamente il profondo significato del ritorno in Italia di Isa Miranda ed il contributo che essa si appresta a dare alla nostra produzione interpretando « Senza cielo ».

Vuol forse ricordarci, l’autorevole « Modern Screen » che la Miranda è venuta solo temporaneamente in Italia, giusto per l’interpretazione di un film, come potrebbe essere venuta qualunque altra diva di Hollywood? Vuol forse invitarci ad accettare come normale la paradossale situazione di dover considerare come ospite straniera quella che fu ed è tuttora la nostra attrice più cara?

Se così stanno le cose ci permettiamo di fare le più ampie riserve su questo modo d’interpretare la realtà.

Quando Isa Miranda partì dal nostro paese per il nuovo continente, noi la guardammo allontanarsi con immensa tristezza ma anche con orgoglio, poiché sapevamo che essa, donna di sentimenti italianissimi, avrebbe portato oltre confine il genio della nostra razza. E da lontano abbiamo sempre seguito con ansia affettuosa le dure lotte che essa ha dovuto sostenere per affermare la propria personalità, in un ambiente a lei estraneo e fors’anche ostile, poiché sentivamo che essa, combattendo per se stessa, combatteva anche per noi. Ma l’aver combattuto e vinto in terra straniera la sua aspra battaglia artistica non toglie ad Isa Mi- randa neppure un’oncia della sua italianità, non l’allontana né può allontanarla dal nostro spirito, neppur minimamente: anzi, se questo fosse possibile, l’avvicinerebbe ancor più a noi.

Malgrado tutte le trasformazioni è, sia pure, tutti i perfezionamenti che hanno apportato in lei i tecnici di Hollywood, essa resta e resterà sempre, per noi, l’incantevole piccola donna italiana che ammirammo in « Come le foglie », l’inquieta fanciulla del « Fu Mattia Pascal », la modesta e coraggiosa ragazza di « Passaporto rosso »… Se noi tentiamo di dar corpo al suo nome con la fantasia, essa si presenta alla nostra mente, invariabilmente, col volto di un personaggio italiano, di un vecchio buon film italiano…

Ma, forse, « Modern Screen » voleva dire soltanto che l’industria americana può ancora contare per l’avvenire sul prezioso apporto artistico di Isa Miranda; ed in questo caso non possiamo che trovarci d’accordo coi colleghi della rivista hollywoodiana. Certo, Isa Miranda tornerà in America per far fronte ai suoi impegni: e in questo senso gli americani possono includerla nella lista dei loro attori. Ma solo in questo senso!

Intanto, ciò che a noi importa soprattutto notare è che Isa Miranda ha dato e continua a dare una notevole prova di attaccamento alla produzione italiana. Ha accettato, per esempio, di buon grado le dilazioni dell’inizio di lavorazione di « Senza cielo » rese necessarie dalla complessità dell’organizzazione di un film di tanta importanza.

Così, quantunque gli impegni contrattuali della Miranda con l’« Artisti Associati » dovessero terminare il 30 giugno, in conseguenza dell’arduo lavoro di preparazione richiesto dal film, le riprese avranno inizio soltanto di questi giorni e si protrarranno per circa tre mesi. Come si vede, Isa Miranda quando si tratta di una Casa italiana non va a guardare tanto per il sottile e, anche a scapito del proprio interesse, non pianta « grane » al produttore.

Per interpretare « Senza cielo » e trattenersi più a lungo in Italia essa ha già dovuto rinunciare al film « Under your hat », da girarsi per una ditta americana, e non è escluso che rinunci anche ad altri film stranieri se questo sarà necessario per terminare con calma il « suo » film italiano.

Con l’approssimarsi della data d’inizio di « Senza cielo », intanto, la preparazione da parte dell’« Artisti Associati » si va intensificando notevolmente, e possiamo fin d’ora prevedere che la realizzazione di questo film sarà del tutto degna della grande interprete che vi prende parte. Si annuncia che l’attore che fiancheggerà la Miranda sarà Fosco Giachetti e che la regia verrà affidata ad Alfredo Guarini.

Contemporaneamente viene reso noto che la spedizione di tecnici ed operatori partita nel mese di febbraio per il Mato Grosso, onde procedere alle riprese di numerosi esterni dal vero, sui luoghi stessi in cui si svolgerà l’azione del film, è rientrata in questi giorni in Brasile ed ha spedito a Roma, per via aerea, un abbondante materiale documentario.

Insomma abbiamo l’impressione che gli « Artisti Associati » faccian le cose sul serio, molto sul serio, e questo ci dà la certezza che Isa Miranda, in questo film italiano, non diminuirà affatto in confronto alle sue più recenti interpretazioni americane.

Ed è soprattutto questo, ciò che ci preme, adesso. Per ora dobbiamo preoccuparci soltanto che il primo film italiano di Isa Miranda, dopo la sua parentesi hollywoodiana, sia in tutto degno della completa maturità artistica che essa ha ormai raggiunta.

Quanto alla sua partenza dall’Italia, il 10 ottobre è la data per ora fissata per il suo ritorno in America: abbiamo quindi tutto il tempo per ripensarci. Del resto può anche darsi che questo problema risulti a quell’epoca già superato da ragioni sentimentali… Siamo infatti certi che Isa Miranda lascerebbe da parte ogni sogno hollywoodiano se per caso si presentasse la necessità di restare vicino alla sua famiglia ed all’adorato marito.

Intanto, diamo libero sfogo al nostro compiacimento, nel vedere che una delle nostre migliori dive torna nei ranghi dai quali spiccò il volo. La permanenza in America non potrà averle nuociuto, anzi le avrà giovato arricchendo il suo bagaglio di esperienza umana ed artistica. Alle sue doti istintive di attrice, al calore mediterraneo e latino della sua recitazione, si saranno aggiunte quelle caratteristiche di « super controllo » che distingue gli attori americani. Il nostro cinema ha dunque ragione di rallegrarsi nell’annoverare di nuovo tra le sue dive Isa Miranda, dopo questa lunga parentesi hollywoodiana. Certo essa ha qualcosa di nuovo da dirci, e fors’anche ha qualcosa di nuovo da apprendere da noi, poiché in questi ultimi tempi il nostro cinema non ha sostato inerte sulle posizioni raggiunte all’epoca della sua partenza per l’America. Comunque, dalla fusione fraterna delle energie migliori di questa nostra cara attrice e dei nostri migliori attori che prenderanno parte a « Senza cielo », sotto la regia di Alfredo Guarini, non possiamo che attenderci risultati lusinghieri.

Certo, la Isa Miranda che rivedremo in « Senza cielo » ci apparirà assai diversa da quella che conoscemmo in « La signora di tutti» e in « Passaporto rosso », assai diversa dalla immagine che pur da noi non si è dipartita durante la sua assenza. Ma siamo tuttavia certi di riconoscere nella nuova diva « hollywoodiana » di oggi, la spontanea, schietta, umanissima attrice italiana di ieri.

Aldo Mancini

Luglio 1940

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